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Le aziende svizzere e la spietata carenza di braccia e cervelli

 


Con più di 100'000 posti vacanti registrati nel primo trimestre del 2022, la penuria di manodopera ha raggiunto nuovi record in Svizzera. Una carenza che potrebbe aggravarsi ulteriormente, minacciando la prosperità del Paese. Come rimediare?

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 giugno 2022 - 16:3012 giugno 2022 - 16:30

Samuel Jaberg / swissinfo

Quali sono i settori più toccati dalla carenza di manodopera?

Le difficoltà ad assumere toccano sia il settore secondario (industria) sia il terziario (servizi), secondo gli ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica (UST)Link esterno. I settori dell'alberghiero e della ristorazione sono particolarmente sotto pressione, così come quello dell'alta tecnologia. Ma la penuria tocca anche le cure, i trasporti, l'edilizia e la logistica. Anche le persone in grado di guidare mezzi pesanti sono molto ricercate.

"La pandemia ha dato un'accelerata alla digitalizzazione dell'economia e allo sviluppo di numerose catene logistiche. Tutti i settori economici sono ormai in competizione per attirare le stesse qualifiche. Se avete competenze nell'informatica o siete conducenti avete l'imbarazzo della scelta nella vostra ricerca di impiego", sottolinea Stefan Studer dell'associazione Employés Suisses / Angestellte Schweiz.Link esterno

Nel monitoraggioLink esterno effettuato in una quarantina di Paesi, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) indica, senza sorprese, che ad essere più richiesti in Svizzera sono gli impieghi che necessitano qualifiche di alto livello. "Sono le competenze legate alle professioni della sanità, delle tecnologie digitali e della ricerca scientifica che mancano di più. Invece, non si osservano carenze nelle competenze legate alla formazione e all'insegnamento oppure ai mestieri fisici e manuali", sottolinea Glenda Quintini, responsabile del settore dell'impiegabilità e delle competenze presso l'OCSE.

La Svizzera è un caso particolare?

No, tutte le economie sviluppate si trovano confrontate con lo stesso problema. La Germania (più di 2 milioni di posti vacanti) e la Francia (1 milione) registrano carenze record di manodopera. In Italia, nel solo settore delle costruzioni mancano circa 260'000 paia di braccia.

Nel Regno Unito, malgrado un livello di impiego più basso conseguente alla Brexit, le aziende fanno fatica ad assumere personale qualificato. Si dice che almeno mezzo milione di persone abbiano abbandonato il mercato del lavoro a causa delle pessime condizioni e dei salari troppo bassi.

Questo fenomeno conosciuto come la "grande dimissione" è sulle prime pagine delle testate britanniche. Negli Stati Uniti, dove più di 11 milioni di posti di lavoro sono vacanti, si registrano anche 4,5 milioni di persone che hanno lasciato la propria professione nel mese di marzo alla ricerca di nuove opportunità lavorative.

FONTE

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