A proposito di un articolo di Repubblica-ROMA STRIGLIA LA SCUOLA LOMBARDA "TROPPE IRREGOLARITA' AL CARDUCCI"
USR per la Lombardia Nota del 15 ottobre 2010
Una lettera dell’Ispettorato per la funzione pubblica al direttore generale dell’USR Lombardia, recante la richiesta di informazioni sul procedimento nei confronti di un dirigente scolastico, ha dato il destro a chi ha voluto usarla per fini personali e al quotidiano La Repubblica, con un articolo pubblicato oggi, di rivolgere un attacco diffamatorio al direttore generale dell’USR Lombardia, oltre che di mettere in cattiva luce il dirigente scolastico menzionato.
Tale lettera appare gravemente scorretta sia nella forma, in quanto comunicata all’esterno senza nemmeno attendere la risposta nei quindici giorni previsti, sia nel contenuto, in quanto esprime valutazioni (“acclarate inadempienze”) non di competenza dell’ispettorato e, per giunta, prive della conoscenza di tutti gli atti del procedimento.
Sulla lettera l’autore dell’articolo costruisce tendenziosamente e fantasiosamente la tesi di una improponibile censura della funzione pubblica nei confronti dell’operato del direttore generale dell’USR Lombardia: bastava documentarsi con la lettura di poche righe della norma citata nella stessa lettera.
La valutazione dell’operato di un dirigente scolastico spetta, per legge, al direttore generale; cosa che questi ha fatto e intende fare con determinazione ed equilibrio, nel rispetto delle persone e delle procedure, senza farsi condizionare da interessate pressioni esterne.
L’Ispettorato per la funzione pubblica riceverà, come sempre, tutte le informazioni richieste, (peraltro già trasmesse al MIUR al fine di predisporre la risposta a un’interrogazione parlamentare), che mostreranno la correttezza dell’iter seguito.
A parte l’evidente ignoranza della natura e dei modi del procedimento disciplinare, questa vicenda fa trapelare il desiderio di qualcuno, già evidenziato in altri recenti casi analoghi, di sottoporre i dirigenti scolastici a giudizi sommari, con criteri personalistici o di parte.
Gli strenui difensori dell’autonomia dei giudici farebbero bene a rispettare l’autonomia di chi ha la responsabilità del giudizio disciplinare.
Milano, 15 ottobre 2010
Il direttore generaleGiuseppe Colosio
LEGGI ROMA STRIGLIA LA SCUOLA LOMBARDA "TROPPE IRREGOLARITA' AL CARDUCCI" (RASSEGNA STAMPA Governo.it)
Una lettera dell’Ispettorato per la funzione pubblica al direttore generale dell’USR Lombardia, recante la richiesta di informazioni sul procedimento nei confronti di un dirigente scolastico, ha dato il destro a chi ha voluto usarla per fini personali e al quotidiano La Repubblica, con un articolo pubblicato oggi, di rivolgere un attacco diffamatorio al direttore generale dell’USR Lombardia, oltre che di mettere in cattiva luce il dirigente scolastico menzionato.
Tale lettera appare gravemente scorretta sia nella forma, in quanto comunicata all’esterno senza nemmeno attendere la risposta nei quindici giorni previsti, sia nel contenuto, in quanto esprime valutazioni (“acclarate inadempienze”) non di competenza dell’ispettorato e, per giunta, prive della conoscenza di tutti gli atti del procedimento.
Sulla lettera l’autore dell’articolo costruisce tendenziosamente e fantasiosamente la tesi di una improponibile censura della funzione pubblica nei confronti dell’operato del direttore generale dell’USR Lombardia: bastava documentarsi con la lettura di poche righe della norma citata nella stessa lettera.
La valutazione dell’operato di un dirigente scolastico spetta, per legge, al direttore generale; cosa che questi ha fatto e intende fare con determinazione ed equilibrio, nel rispetto delle persone e delle procedure, senza farsi condizionare da interessate pressioni esterne.
L’Ispettorato per la funzione pubblica riceverà, come sempre, tutte le informazioni richieste, (peraltro già trasmesse al MIUR al fine di predisporre la risposta a un’interrogazione parlamentare), che mostreranno la correttezza dell’iter seguito.
A parte l’evidente ignoranza della natura e dei modi del procedimento disciplinare, questa vicenda fa trapelare il desiderio di qualcuno, già evidenziato in altri recenti casi analoghi, di sottoporre i dirigenti scolastici a giudizi sommari, con criteri personalistici o di parte.
Gli strenui difensori dell’autonomia dei giudici farebbero bene a rispettare l’autonomia di chi ha la responsabilità del giudizio disciplinare.
Milano, 15 ottobre 2010
Il direttore generaleGiuseppe Colosio
LEGGI ROMA STRIGLIA LA SCUOLA LOMBARDA "TROPPE IRREGOLARITA' AL CARDUCCI" (RASSEGNA STAMPA Governo.it)
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