Gli 80 euro di Renzi? A Varese se li sono mangiati i rincari. Le mazzate del 2014 sono la Tasi e il caro-acqua.
Vediamo nel dettaglio tutti i rincari del 2014, cominciando con la Tasi, che i varesini inizieranno a pagare a ottobre. Nel 2012 nella Città Giardino l’importo medio dell’Imu sulla prima casa era stata di 268 euro a famiglia, per un totale di oltre 28mila e 500 contribuenti.
Allora l’aliquota era del 4,5 per mille, con una detrazione di 200 euro per sull’abitazione principale, più 50 euro per ciascun figlio a carico.
Partendo da quel dato medio possiamo calcolare quanto pagherà in media nel 2014 ogni famiglia proprietaria dell’abitazione principale.
La differenza sta nel fatto che l’aliquota è più bassa, al 3,3 per mille, ma anche la detrazione forfettaria, che è di soli 75 euro. Il risultato finale non cambia, perché una famiglia media finirebbe per pagare sempre 268 euro, ma occhio a quella che Trilussa chiamava la “media del pollo”.
Perché la minore detrazione fa sì che a pagare di più, sempre nel raffronto con la “vecchia” Imu, siano le abitazioni con una rendita catastale più bassa, con il paradosso che alcune famiglie, che possiedono appartamenti di piccole dimensioni e che grazie alle detrazioni annullavano l’importo dell’Imu nel 2012, stavolta si troveranno a dover pagare la Tasi.
A questo va aggiunto anche il dato sulla mini-Imu sulla prima casa, che dopo il pasticcio sulle aliquote dell’autunno 2013, circa 21mila famiglie varesine si sono trovate a dover pagare all’inizio di quest’anno, per un importo medio di 22 euro. Così, per più di tre quarti dei proprietari di casa, il Fisco sugli immobili nel 2014 costerà in media 290 euro.
Un’altra dal rincaro delle tariffe dell’acquedotto, stabilito dalla conferenza dei sindaci dell’Ato retroattivamente a partire dal primo gennaio 2014.
Varese fino al 2013, in base al rapporto Indis-Unioncamere sulle tariffe dei servizi pubblici locali, era una delle città capoluogo con il prezzo più basso dell’acqua: in media ogni anno una famiglia spendeva 132 euro di bolletta dell’acqua.
Con la nuova tariffa unica provinciale, fissata a 1,11 euro al metro cubo, la bolletta media annua nel 2014 schizzerà a 176 euro, con un rincaro per famiglia di circa 44 euro.
A queste stangate, Tasi e acqua, del tutto “made in Varese”, che si ripeteranno in modo più o meno simile in molte altre città della provincia, si aggiungono poi tutti i rincari generalizzati sulle altre tariffe, servizi e beni essenziali.
Non fa distinzioni il caro delle bollette elettriche: il più 0,7% stabilito ad inizio 2014 dall’Authority pesa mediamente cinque euro a famiglia a Varese, considerando un consumo energetico domestico procapite di 1206 chilowattora.
L’Osservatorio di Federconsumatori ha calcolato che mediamente ogni famiglia nel 2014 subirà un rincaro di 53 euro per l’aumento del 5% delle tariffe RcAuto per le assicurazioni, 81 euro per gli aumenti nel settore dei trasporti (dal primo settembre ad esempio entreranno in vigore i mini-aumenti sui biglietti e sugli abbonamenti dei treni e dei bus, anche per i pendolari), 108 euro per il caro-carburanti. E ancora, 48 euro per le tariffe postali e 57 per i caselli autostradali, tra cui quelli sulla Milano-Varese.
A seconda delle esigenze poi ogni famiglia potrà subire i rincari dei prezzi alimentari o quelli delle mense scolastiche, gli oneri dei professionisti o le multe, ma il conto totale arriva già attorno ai 700 euro.
Di certo, tirando una riga rispetto ai 640 euro che il “bonus Renzi” ha garantito alla maggior parte dei capifamiglia, il piatto a fine anno continuerà a piangere.
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