Joe
Biden sembra a un passo ormai dalla Casa Bianca, e si dice fiducioso della
vittoria finale. In attesa che nelle prossime ore arrivi, o meno, la conferma
della sua vittoria, in questa breve nota, una descrizione della sua storia
personale.
Joe Biden
raccomanda calma e pazienza ai suoi sostenitori e si dice fiducioso che alla
fine la vittoria per i Democratici arriverà. Al momento siamo sempre in attesa
dei risultati finali degli ultimi scrutini rimasti, e lui è sempre fermo a 253
grandi elettori, ma dai dati attuali sembrerebbe ormai a un passo da diventare
il probabile 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Nelle prossime ore
sapremo se la sua corsa si concluderà davvero alla Casa Bianca e se i risultati
finali confermeranno quello che per molti oggi è già un dato acquisito.
Intanto, in
attesa, prima di fare valutazioni sul risultato finale e proporre analisi sui
possibili scenari futuri del dopo voto, conosciamo insieme la figura di questo
politico di lungo corso. Già vice-presidente, il 47° nella storia americana,
durante gli anni dell’amministrazione Obama, Joe Biden è un politico di grande
esperienza e notevole reputazione, stimato da molti e anche criticato in
numerose occasioni, che ha avuto una vita professionale ricca di successi, ma
anche un percorso personale e famigliare dove non sono mancati oltre ai
successi e anche alcune tragedie che lo hanno segnato. La sua immagine pacata
fa il filo con la tradizione politica più moderata del partito Democratico a
cui appartiene, pur non è certo uomo che manca di posizione progressiste in
alcuni temi. Nel suo programma elettorale sanità, sostegno alla middle class,
diritti civili, sostenibilità ambientale erano alcuni dei temi centrali, scelti
anche per tenere insieme le diverse anime del partito e parlare ad un
elettorato, quello democratico, molto differenziato.
Figlio della
più tipica classe media americana, di origini irlandesi, è oggi l’uomo che
probabilmente potrebbe essere chiamato non solo a governare il paese guida del
mondo libero, ma a riunire la società americana, divisa e provata soprattutto
dopo la crisi della pandemia da Covid. Non a caso, tra le prime scelte
annunciate, un grande piano contro il Covid, e sempre non a caso, fino ad oggi,
ha deciso di rivolgersi al paese, in attesa dei risultati definitivi, con toni
pacati e unitari, presentandosi di fatto già come un presidente in pectore.
Ma quel è la
sua storia personale? Joseph Robinette Biden Jr. È nato nel 1942 in una modesta
famiglia cattolica di origini irlandesi a Scranton, in Pennsylvania. Dopo
alcuni ani si trasferì con la famiglia a Claymont, nel Delaware, dove il padre
vendeva automobili. Appartenente alla middle class americana, ha studiato
e si è laureato in scienze politiche nel 1965 all’università di Newark,
e si specializzò in seguito in legge, laureandosi nel 1968 a Syracuse,
New York, per poi essere ammesso nell’albo degli avvocati nel 1969. Prima di
iniziare la sua carriera politica ha dunque esercitato per alcuni anni la
professione di avvocato, ma nel 1972, a soli 29 anni, fu eletto per la prima
volta al Senato federale, in rappresentanza del Delaware, infatti risiede a
Wilmington, sesto componente più giovane della camera alta nella storia degli
Stati Uniti. La sua carriera politica nazionale inizia con questa elezione in
giovane età e continuerà per altri mandati senatoriali, in cui si è occupato
principalmente di politica estera e giustizia ricoprendo diversi incarichi di
primo piano nel Senato, tra cui per esempio la presidenza della commissione
esteri. Senatore fino al 2009, quando divenne Vice presidente di Barack
Obama, nella sua vita politica aveva già tentato la corsa presidenziale, nel
1988, quando si candidò alle primarie presidenziali democratiche, sconfitto
però da Michael Dukakis. Con Obama, del quale è stato vice per 8 anni, ha
mantenuto sempre ottimi rapporti e un profondo legame testimoniato anche
dall’impegno profuso dall’ex presidente durante la campagna elettorale per
sostenerlo.
Esponente
dunque dell’ala moderata del Partito Democratico, rinunciò però a correre alle
primarie democratiche nel 2016, per motivi familiari, lasciando di fatto campo
libero a Hillary Clinton, che comunque dovette faticare nell’affermarsi
sull’outsider Bernie Sanders e poi fu sconfitta da Donald Trump a novembre. Joe
Biden, però ci riprova nel 2019 ed entra in corsa alle primarie democratiche in
un momento in cui sembrava che per i Dem non vi sarebbero state grandi
possibilità di vittoria e Sanders fosse destinato alla vittoria della
nomination. Ma nonostante il partito diviso, con diversi candidati radicali in
campo, tra cui Bernie Sanders e Elisabeth Warren, Joe Biden si fa strada,
inizialmente con qualche difficoltà, passo passo vincendo le primarie negli
stati del sud e del Midwest, spinto dal voto degli elettori afro-americani e
dal voto degli elettori della classe media in quegli stati tradizionalmente
democratici che nel 2016 avevano voltato le spalle alla Clinton, affermandosi
nei vari stati uno dopo l’altro e ricompattando il fronte moderato democratico,
come l’unico vero possibile rivale di Donald Trump.
In una
campagna elettorale segnata dalla necessità di contrapporre a Trump un
candidato forte, dopo lo scoppio della crisi sanitaria, Joe Biden ha avuto la
meglio su Bernie Sanders, che alla fine si è ritirato, e ha potuto arrivare
alla Convention Democratica con la forza di un candidato capace di riunire un
partito frammentato e diviso. In un momento in cui il partito doveva dare al
paese un’immagine di unità e coesione.
Ma Joe Biden
non è solo un politico di lungo corso, con una notevole esperienza alle spalle
e un bagaglio di competenze e conoscenze in tutto il mondo. Nella sua lunga
carriera politica ha fatto anche i conti con una serie di tragedie famigliari
che in alcuni momenti hanno rischiato di cambiare il suo percorso o hanno
condizionato le sue scelte. Già durante l’inizio della sua carriera senatoriale
dovette fare i conti con la morte in un incidente stradale della prima moglie,
Neila e della figlia più piccola, Naomi Christina, di soli 13 mesi. In seguito
a questa tragedia Joe Biden crebbe da solo i due ragazzi, continuando a
svolgere la sua attività politica dividendosi non senza fatica tra Washington e
la famiglia in Delaware. Poi, nel 1977, si è sposato con Jill Tracy Jacobs,
dalla quale ha avuto un’altra figlia, Ashley. In anni più recenti una nuova
tragedia familiare ha sconvolto la sua vita, la morte del figlio maggiore,
Beau, già procuratore generale del Delaware e veterano della guerra in Iraq,
che nel 2015 morì a 46 anni per un tumore al cervello.
Dopo una
vita segnata da grandi successi e tragedie familiari, e una lunga carriera
politica, oggi Joe Biden potrebbe dunque diventare il possibile futuro
Presidente, a meno di sorprese dell’ultimo momento. In attesa della conferma
della sua vittoria, potrebbe essere lui l’uomo scelto per guidare gli Stati
Uniti d’America per i prossimi 4 anni, dopo una lunga e combattuta campagna
elettorale, con il record del candidato più votato nella storia americana,
nelle elezioni che hanno fatto segnare il record di partecipazione al voto.
Nelle prossime ore sapremo se sarà così.
By Redazione / 7
Novembre 2020
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