Nelle liste anagrafiche di ben 8 comuni lucani sono più i
cittadini residenti all’estero che non quelli presenti, forse non tutti in
paese, ma almeno nei confini nazionali. E’ uno dei dati che emerge dal rapporto
Italiani nel Mondo di Migrantes presentato ieri.
La situazione più evidente a Castelgrande dove per ogni 100
residenti in patria ci sono 159 residenti all’estero. Segue Montemurro (145),
poi Pescopagano (116), San Chirico Raparo (113), San Fele, (110), Calvera
(108), Ruvo del Monte (104) e Carbone (103).
In totale, a fronte di 556.934 lucani residenti in Italia, ce
ne sono 133.914 (111.815 registrati nel Potentino, 22.099 nel Materano)
residenti all’estero e di questi poco più della metà nati in Italia. In termini
assoluti, i centri con più iscritti nell’Anagrafe Italiana dei Residenti
all’Estero sono Marsiconuovo (3.212), San Fele (3.056) Potenza (2.936), Lauria
(2.783), Oppido Lucano (2.672) e subito fuori dalla top 5 Matera (2.654).
Quanto, invece ai paesi di residenza all’estero, i lucani sembrano preferire
l’America Centro-Meridionale (64.932 i corregionali in quei Paesi) con 32.528
presenze in Argentina, 10.650 in Brasile e 8.939 in Uruguay e 4.982 in
Venezuela per un totale di 57mila presenze solo considerando i primi 10 Paesi
per numero di espatriati. L’Europa occupa la seconda posizione (con 58.366
espatriati) e quanto alla top 10 delle mete ci sono 18.685 lucani in Germania,
18.274 in Svizzera, 6.108 in Francia, 4.957 in Spagna e 4.298 nel Regno Unito
per un totale di 52.322 persone. La decima piazza della graduatoria è infine
occupata dagli Stati Uniti d’America con 4.068 presenze di lucani sulle 6.605
totali dell'America Settentrionale. A seguire, a sorpresa, la presenza in
Oceania (3.081 persone di cui 3.045 in Australia), quindi Africa (547) e Asia
(543).
Un fenomeno che non è solo storico, ma che continua a vedere
persone lasciare la Basilicata per trasferirsi oltre confine. «Non basta il
dato numerico di soli 1104 lucani partiti nel 2019 ed iscritti ufficialmente
all’Aire - afferma Luigi Scaglione, Presidente del Centro Studi internazionali
Lucani nel Mondo e Coordinatore delle Consulte regionali in senso al Consiglio
generale degli Italiani all’estero - a spiegare che la percentuale bassa, pari
allo 0,8% degli espatri nazionali, non è di fatto indicativa di un fenomeno che
continuo ad essere costante. I dati - aggiunge - confermano la tendenza anche
lucana di una emigrazione fatta di giovani scolarizzati che partono alla
ricerca di una nuova vita anche attraverso la ricerca di un lavoro marginale e
sottodimensionato rispetto alle proprie capacità».
Sono 23.387 gli stranieri residenti in Basilicata pari al 4,2
per cento della popolazione, dei quali 12.219 in provincia di Potenza e 11.168
in quella di Matera. E' il dato contenuto nel Dossier statistico immigrazione
2020, redatto dal Centro Studi e Ricerche Idos, in partenariato con il Centro
Studi e Rivista Confronti e con il contributo della Chiesa Valdese - Unione
delle Chiese Metodiste e Valdesi, alla cui realizzazione hanno contribuito
decine di studiosi ed esperti in materia.
In Basilicata comunità più diffusa è quella romena con 8.919 unità, pari al
38,1 per cento, seguita da quella albanese 2.152 (9,2 per cento) e marocchina
1.823 (7,8 per cento). Gli stranieri rappresentano il 4,8 per cento degli
occupati in Basilicata. Servizi, agricoltura, industria e costruzioni sono i
settori di maggiore impiego. Alla fine del 2019, i cittadini extracomunitari
titolari di un permesso di soggiorno sono 11.614 : 5.729 in provincia di
Potenza e 5.885 in quella di Matera. Rispetto all’anno precedente sono in calo
(2.071) i titolari di permessi rilasciati per motivi di protezione
internazionale ed ex umanitari. Sono diminuiti i rilasci di permessi di
soggiorno: 787 rispetto ai 1.132 del 2018. Le acquisizioni di cittadinanza
italiana sono state 418 con un incremento del 65,9 per cento.
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