Il nuovo presidente degli
Stati Uniti ha le idee chiare. Tre i punti fermi per fermare la diffusione del
coronavirus e la crisi economica
Joe Biden,
nuovo presidente eletto degli Stati Uniti d’America, ha in mente un piano di
emergenza per salvare l’economia del Paese. Tre i punti programmatici stabiliti
dal vincitore della partita contro Trump. Con questi il dem cercherà di fare
meglio del tycoon per fare fronte alla più grande emergenza sanitaria
dell’epoca contemporanea e alla recessione che testimonia il passaggio del
coronavirus nei mercati internazionali.
Joe Biden, il piano di
rilancio economico: fermare il coronavirus
Il primo punto del piano di
rilancio di Joe Biden riguarda esplicitamente la pandemia. Il nuovo presidente
americano ha promesso di combattere il coronavirus con ogni
mezzo normativo nelle mani della Casa Bianca, spiegando che non esiste
dicotomia tra la salute pubblica e l’economia, e che anzi scegliere tra una
delle due potrebbe rivelarsi pericoloso.
Secondo quanto rimarca Joe
Biden nel suo piano economico, sarebbe catastrofico riaprire tutto senza un
piano, per poi trovarsi di nuovo davanti a picchi epidemici e dover richiudere.
Equivarrebbe a “nuove perdite a livello di vite e una sofferenza
dell’economia”.
Maggiore capacità di
effettuare e processare i tamponi, maggiore efficienza del tracciamento dei
contatti e l’abilità di incrementare la potenza di fuoco dei centri anti Covid
con nuove attrezzature e dispositivi. Sono questi
i consigli degli esperti “che dovremmo ascoltare”, spiega Joe Biden. Si tratta
del “modo più veloce e sicuro per riportare la nostra economia sulla retta
via”.
Joe Biden promette di
occuparsi della carenza di apparecchiature specifiche, come i respiratori e
i dispositivi di protezione personale per gli operatori della
sanità, utilizzando tutti i poteri della Presidenza e del Governo Usa. “Azioni
decise”: sono queste le parole d’ordine della strategia per fermare il
coronavirus del nuovo Potus.
Il piano per l’economia di
Joe Biden: garanzie per lavoratori e imprese
Il secondo punto del piano
di rilancio economico stilato dal presidente eletto riguarda la costituzione di
una task force sotto il controllo diretto dello
Studio Ovale per assicurare che ogni dollaro speso vada nelle tasche di chi ha
bisogno, e in fretta. Tre le priorità di Joe Biden riguardo
l’implementazione del Recovery Act nella crisi che gli Usa stanno vivendo.
- Tenere più persone possibili nei libri
paga delle società e risarcire i lavoratori per le ore e
gli stipendi persi, anche attraverso contributi alle aziende che si
impegneranno a non licenziare i dipendenti durante il periodo di emergenza
per tornare in servizio una volta finito. Il presidente pensa di
implementare il programma di work sharing sperimentato durante
l’amministrazione Obama per mantenere più lavoratori impiegati. Per i
lavoratori delle aziende che dichiarano fallimento, inoltre, Joe Biden prevede
di incrementare gli assegni di disoccupazione, mettendo fine ai ritardi ed
estendendoli fin tanto che le condizioni economiche e sanitarie non
verranno ripristinate.
- Aiuti per la piccola e media
impresa, partendo da 377 miliardi di dollari che verranno affidati
alle banche per concedere prestiti alle società per versare gli stipendi,
pagare l’affitto e non chiudere. A garantire per gli imprenditori e
controllare il corretto funzionamento del sistema sarà direttamente il
Governo, e gli istituti finanziari non potranno dunque rifiutare di
concedere i prestiti. Quello dei 377 miliardi non è un tetto fisso. Joe
Biden promette di spendere “qualunque cifra sia necessaria”.
- Rinforzare il controllo sulle grandi società,
per assicurarsi che non lascino indietro i lavoratori per arricchire i
dirigenti e gli azionisti. Il presidente promette una rigida
regolamentazione della contabilità delle grandi aziende e garanzie per i
lavoratori anche in caso di bancarotta.
Il piano per l’economia di
Joe Biden: contributi e nuove leggi del Congresso
Il terzo punto riguarda
l’azione del Congresso, che Joe Biden intende spingere verso un nuovo
corso. Dopo il decreto che prevere 1.200 dollari a persona per aiutare le
famiglie di lavoratori durante la crisi, il nuovo presidente degli Stati Uniti
promette di spingere le camere a pensare a contributi per il debito scolastico
universitario, garanzie sociali per gli anziani, trattamenti gratuti per il
Covid-19, congedi di malattia pagati al 100% per i lavoratori e l’inflessione
della pressione fiscale sui singoli stati.
Il piano emergenziale per
rilanciare l’economia Usa pensato da Joe Biden prevede una lista dei primi
interventi che il presidente intende applicare o promuovere dopo il
suo insediamento.
- Nuovi assegni per famiglie bisognose.
- Bonus di un minimo di 10.000 dollari a
studente per ripagare il debito.
- Aumento dell’assegno della Social
Security di 200 dollari al mese.
- Malattia pagata per chiunque ne abbia
bisogno, compresi dipendenti di aziende di ogni settore e dimensione,
lavoratori domestici, imprenditori e autonomi.
- Test e tamponi, terapie e il futuro
vaccino per Covid-19 gratuiti.
- Sgravi fiscali per gli stati, per permettere
l’erogazione più veloce dei servizi per la comunità e i lavoratori.
Joe
Biden sottolinea che non si tratterà delle uniche leggi che
verranno emanate per fare fronte all’emergenza sanitaria negli Stati Uniti, ma
che spingerà il Congresso a prendere decisioni rapide per
uscire dalla crisi al più presto.
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