I fratelli Auguste (1862-1954) e Louis (1864-1948) Lumière.
Centoventicinque anni fa, i fratelli francesi Lumière
partivano in tournée con la loro invenzione: il cinematografo. Uno strumento
che funzionava sia da camera sia da proiettore, il cui debutto coincide con la
nascita della settima arte e del suo pubblico pagante: i primi 33 spettatori
spesero un franco ciascuno per assistere alla proiezione di dieci film della
durata di circa un minuto ciascuno.
A quel primo spettacolo, il 28 dicembre 1895 in un salone del Grand Café in Boulevard des Capucines a Parigi, ne seguirono in realtà molti altri nella capitale francese prima che il cinematografo partisse, nel corso del 1896, per essere presentato a Londra e New York.
A girare i cortometraggi erano stati gli stessi inventori
del cinematografo, Auguste e Lois Lumière, figli del fotografo e imprenditore
Antoine. Una volta andato in pensione il padre si concentrarono sulla creazione
della pellicola cinematografica, che potesse cioè essere trascinata alla
velocità di 25 scatti al secondo per riprendere e riprodurre il movimento.
I fratelli furono dunque anche tra i primi cineasti della
storia e in quel primo spettacolo presentarono tra gli altri un
documentario (L'uscita dalle officine lumière, che aprì la proiezione) e
una commedia (L'innaffiatore innaffiato). Celebre anche La
colazione del bimbo, che ritrae lo stesso Auguste con la moglie Marguerite
e la piccola figlia Andrée.
La voce si sparse rapidamente. "È come oggi", rievoca il direttore dell'Istituto Lumière, Louis Frémaux, "la stampa decreta il successo e poi c'erano i racconti degli spettatori, che uscivano dal Salon Indien e si precipitavano in strada, trascinando i passanti nel locale: venite, venite, dovete vedere anche voi quello che abbiamo visto!"
Nel servizio RSI, oltre all'intervista a Frémaux, le immagini di alcuni cortometraggi dei Lumière, incluso quellstazione o che -pur non facendo parte dei primi dieci- sarà un "campione di incassi": 'L'arrivo di un treno alla di La Ciotat'.
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